Dal blog del nostro segretario Pierluigi Giaccarello:
Il dibattito sull'accorpamento delle Province fa tornare d'attualità i soliti campanilismi per cui tutti difendono il loro come il migliore dei territori possibili. Io ritengo che la giusta via sia stata finalmente segnata e non possiamo, né dobbiamo fermarci. Ritengo, ad esempio, che il passaggio successivo e davvero rivoluzionario sarà quello delle fusioni dei comuni; quanto mai attuale nell'epoca dei tagli dei trasferimenti agli enti locali e della razionalizzazione dei servizi. Abbasso i campanili. L'unica preoccupazione che dovrebbe avere un amministratore serio è quella di presidiare l'erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese con minori costi a carico degli stessi. Trasferiamo con coraggio competenze dalle province (via via da commissariare e poi eliminare) alle regioni e a comuni con l'obbligo di accorparsi con criteri di natura territoriale e demografica, garantendo loro autonomie di imposizione fiscale e spesa sempre più consistenti. Il dibattito, soprattutto per una politica che fa delle amministrazioni dei castelli da conquistare è tutto in salita ma fa piacere sapere che nella Bassa di tutto questo si è cominciato a ragionare da un pezzo.
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