13 giugno 2012

Lunghi: «Serve la strada per l’ospedale»

«In caso di blocco sulla nuova regionale 10, non sarebbe garantito l’accesso al nuovo ospedale unico». A lanciare l’allarme è il sindaco Francesco Lunghi. È preoccupato, il primo cittadino, nonché presidente della Conferenza dei sindaci dell’Uls 17, perché a distanza di oltre due anni, giace ancora fermo in Regione l’accordo di programma per il polo logistico di Ca’ Oddo. Accordo che includeva, tra gli oneri spettanti al privato, la costruzione di una strada a servizio del nuovo ospedale unico. Ospedale che dovrebbe essere operativo già nel 2013. «L’accordo non è stato bocciato, ma resta ancora fermo tra gli accordi in discussione» precisa il primo cittadino. «Purtroppo questo accordo con il privato è l’unica via per arrivare a costruire quella strada. L’infrastruttura avrebbe un costo di 4 milioni di euro, impensabile per le amministrazioni pubbliche in questo momento. Ma la situazione è preoccupante, perché allo stato attuale, se avviene un incidente che costringa a bloccare la circolazione sulla nuova Sr 10 diventerebbe impossibile sia entrare che uscire dall’ospedale unico».
La strada inclusa nel maxi accordo di programma, secondo i progetti, dovrebbe infatti garantire una seconda via di accesso all’ospedale unico. Il privato che si era offerto di realizzare la maxi operazione, ovvero la Fibrocemento, doveva in pratica realizzare un nuovo percorso stradale che collegherebbe la statale 16 con l’ospedale. Sulla carta, la strada, partendo dalla Rovigana, all’altezza dell’Agricola Berica, correrebbe per un tratto parallela alla nuova Sr 10, per poi girare verso il nuovo ospedale, dove si raccorderebbe alla viabilità esistente con una rotatoria. Il tutto era previsto come contropartita rispetto alla realizzazione, a Ca’ Oddo, di un grande polo logistico. Sempre nello stesso pacchetto erano incluse anche altre opere di interesse collettivo: una pista ciclabile, un sottopasso per via Campestrin, un auditorium da 600 posti e impianti sportivi. Mentre al privato dovevano andare lo stadio di via Garibaldi e l’ex kartodromo. Ma dell’intero progetto, che aveva scatenato furibonde polemiche a Ca’ Oddo, non si è più sentito parlare. Giace negli uffici regionali e non è dato sapere se avrà mai esiti concreti.

dal Mattino di Padova

Nessun commento:

Posta un commento

Facci sapere cosa ne pensi...

Cerca nel blog