23 marzo 2012

Over65 non autosufficienti, dopo il Tar allarme del Pd

Potrebbero rivoluzionare il rapporto tra Comuni e famiglie le recenti sentenze del Tar del Veneto che, già in due circostanze, hanno stabilito che siano gli enti locali a pagare le rette delle case di riposo finora sostenute dai parenti degli over65 non autosufficienti. È questo il timore di Pierluigi Giaccarello, neosegretario del Pd e componente del cda del centro servizi per anziani di Monselice. Il Tribunale amministrativo del Veneto ha sentenziato infatti che i regolamenti dei Comuni di Vicenza e Verona che "scaricano" il 50% della retta sui parenti dell'assisitito sono «illegittimi e discriminatori». E in quanto tali vanno annullati. «La decisione rischia di avere effetti dirompenti sia sul sistema assistenziale del Veneto, sia sui bilanci dei Comuni. - spiega Giaccarello.
La legge prevede espressamente che per la specifica situazione degli anziani non autosufficienti non si debba conteggiare anche il reddito dei familiari, ma esclusivamente quello del soggetti richiedenti. Il Tar apre così le porte anche alla partita dei risarcimenti in sede civile. Le amministrazioni locali, dunque, potrebbero trovarsi non solo a pagare il 50% delle rette degli ultrasessantacinquenni non autosufficienti. Ma anche a restituire i soldi che in questi anni, dal 2000 ad oggi, i loro familiari avrebbero «indebitamente» versato». Cosa fare dunque per correre ai ripari? Giaccarello tira in ballo il sindaco di Monselice Francesco Lunghi, nella doppia veste di presidente della conferenza dei sindaci. «Vorremmo sapere come intende affrontare la situazione evitando di esporre il Comune di Monselice a potenziali contenziosi che i cittadini potrebbero sollevare dopo le sentenze del Tar».

Gazzettino di Padova

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