Rivoluzione negli uffici municipali. Sta suscitando accese discussioni la decisione dell'amministrazione comunale di rivedere la pianta organica dell'ente, con diverse «sorprese» per alcuni volti noti della macchina amministrativa. Due sono le novità che irrompono in questo inizio d'anno a Palazzo Tortorini. La prima è la nomina del nuovo dirigente dell'area tecnica, l'ingegner Mario Raniolo. La seconda è l'istituzione dello Sportello Unico Attività Produttive, che fa capo allo stesso Raniolo. Perde diverse competenze il dirigente e vice segretario Maurizio Montin: la Cultura, che viene accorpata ai Servizi Sociali, e le Attività Produttive, proprio in ragione del nuovo Sportello Unico. Acquista invece Politiche della Casa, Patrimonio ed Edilizia Pubblica.
Aurora Gialain, volto noto per antonomasia dell'ufficio Cultura, ora dovrà lasciare il suo incarico e passare ad occuparsi di sport. Passaggio inverso per Gabriella Canato, che dallo sport dovrà migrare alla cultura. Amplia la sua sfera d'azione invece Barbara Biagini, dirigente a capo di Politiche Sociali e Politiche Giovanili, ma anche dei servizi demografici e cimiteriali. Passano a lei Cultura, Turismo e Biblioteca (assessore di riferimento Gianni Mamprin). Non cambia nulla per Gianni Pasqualin, che mantiene il timone di Ragioneria, Economato, Tributi e Risorse umane. Il vero asso pigliatutto è però Mario Raniolo. Oltre ai settori di carattere tecnico, con l'istituzione dello Sportello Unico il nuovo dirigente assume il controllo anche delle attività produttive. Assessori di riferimento saranno Romano Gelsi per lo Sportello Unico, Alberto Negrello per l'urbanistica più il consigliere incaricato per il commercio Loris Rossato. Novità anche per la Protezione civile: passa in capo al comandante della Polizia Locale, Renato Bressanin. «Ben venga l'istituzione dello Sportello Unico - commenta il capogruppo Pd Rino Biscaro - ma nutro perplessità su tali cambiamenti. Per i cittadini è importante avere delle figure di riferimento negli uffici. E se una persona ha dedicato la propria vita a un dato settore, è opportuno farla crescere lì, non sradicarla. Senza contare che siamo già sotto organico - continua - e ora gli uffici stanno vivendo un forte disagio».
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