26 agosto 2010

Mamprin sulla Giostra ha la coda di paglia

Voglio rassicurare l’assessore Mamprin. Non è l’importo dell’incarico affidato all’avvocato Marigo il problema da me sollevato, ma il metodo e la tempistica assurdi con cui l’amministrazione di cui lui fa parte sta affrontando il problema dello sgombero della cava che, lo ribadiamo, non è sotto sequestro da parte della magistratura. Per il terzo anno consecutivo l’amministrazione se ne ricorda a un mese dal Palio. Io non avrò esperienza amministrativa, ma l’assessore sembra fare inutilmente uso della propria.
Una manifestazione che non è mia intenzione strumentalizzare come polemizza l’assessore ogni qualvolta si tocca il nervo scoperto di Cava della Rocca. Se il vicesindaco mi porta su questo terreno, voglio ricordargli l’antipatica vicenda dei contributi elargiti alle contrade di sua mano proprio in occasione dell’elezione del Presidente del Comitato Giostra Morando (Mattino di Padova del 20/01/2008) allora in quota UDC di cui Mamprin era aspirante segretario o lo scandalo dei tesseramenti all’UDC all’interno della contrada Torre avvenuti nel 2007, nominativi pescati ad insaputa degli stessi contradaioli e inseriti nelle liste del partito in "quota" Gianni Mamprin. Insomma, se c’è qualcuno che non ha titolo per accusare gli altri di strumentalizzare la Giostra della Rocca è proprio l’assessore.

Pierluigi Giaccarello
Direttivo PD Monselice

Nota di replica al seguente articolo apparso oggi sul Mattino di Padova:

Mamprin attacca Giaccarello «La Giostra non va trattata come un serbatoio di voti» 
MONSELICE. «Se invece di trattare la Giostra come un serbatoio di voti, il centrosinistra iniziasse a vedere questa manifestazione come una vera ricchezza per la città, faremmo tutti un passo in avanti»: risponde così il vicesindaco Gianni Mamprin a Pierluigi Giaccarello, l’esponente del Pd che aveva polemizzato contro la scelta del Comune di avvalersi di un legale per sbrogliare la questione legata all’occupazione della Cava. «E’ evidente che Giaccarello non ha alcuna esperienza amministrativa se arriva a contestare un incarico da 500 euro - continua Mamprin - Tutti problemi legati alla Cava nascono dall’azione irresponsabile di alcuni ambientalisti, compagni di coalizione di Giaccarello, che con un esposto hanno portato al sequestro del cantiere e allo stop dei lavori, con conseguente spostamento della Giostra». Secondo il vicesindaco, l’atteggiamento del Pd è anomalo, «visto che quando ci sono le elezioni, molti esponenti di sinistra cercano di ingraziarsi le simpatie dei contradaioli...». Era intervenuto anche Lucio Perin, consigliere di maggioranza con Veneto Libero: «Non sono d’accordo con il Comune vuol mettere a disposizione 50 mila euro per lo sgombero della Cava. (n.c.)

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