22 giugno 2010

Licenziamento di Lunardi, conto da 400.000 euro

Due direttori alla Casa di riposo (foto) e un conto salato: 400 mila euro. Si è concluso così, con un accordo tra le parti, il contenzioso per il licenziamento dell’ex direttore Lunardi. Mentre l’attuale direttore Pasqualin è stato rinnovato nel suo incarico. A portare alla luce il caso sono i consiglieri del centrosinistra Rino Biscaro, Francesco Bussi e Francesco Miazzi. «La vicenda che si protrae dal 2003, sembra essersi conclusa con l’accordo che ha causato nel complesso un danno economico all’ente di circa 400mila euro - spiegano -. L’accordo è del 12 marzo, ma fino a questo momento il presidente della Casa di riposo ed il sindaco si sono guardati bene dal renderlo pubblico. Lo facciamo noi per trasparenza e perché ci si renda conto di come sono spesi i soldi pubblici».   Il caso.  Renato Lunardi, dirigente alla Casa di riposo, viene licenziato nel 2003. Licenziamento poi accertato come inefficace nel 2008. Viene quindi reintegrato nel suo posto postodi lavoro in ottemperanza all’ordine del Giudice, con riserva di impugnazione della sentenza.  L’accordo.  Il 12 marzo, davanti alla Commissione Provinciale di Conciliazione, si raggiunge un accordo fra il Centro Servizi per Anziani e Lunardi con rinuncia di entrambe le parti al contenzioso. L’accordo prevede il versamento di 120 mila euro al netto delle ritenute fiscali e previdenziali a carico del dipendente, altri 65 mila a titolo di risarcimento del danno biologico, nonché l’impegno da parte del Csa a regolarizzare la posizione contributiva del dirigente versando i contributi spettanti sulla base della retribuzione contrattuale nell’ipotesi in cui il rapporto non fosse mai stato risolto. Totale circa 400 mila euro.   «Due direttori». Nella stessa seduta in cui dà mandato al presidente Carlo Vitale di costituirsi in sede di conciliazione per il caso Lunardi, il Cda rinnova comunque fino a gennaio 2011 l’incarico di direttore a Gianni Pasqualin, dirigente comunale. «Possibile che chi ha sbagliato, anche questa volta non paghi nulla? - commenta l’opposizione -. Non vorremmo essere cattivi profeti, ma questo accordo e questa spesa esorbitante, rischiano d’essere l’anticipo dell’altra grossa tegola che aspetta di cadere sulla testa della collettività di Monselice: quella dell’ex comandante Toffanin». 
(Francesca Segato sul Mattino di Padova del 20/06/2010)

Nessun commento:

Posta un commento

Facci sapere cosa ne pensi...

Cerca nel blog