Il Consiglio Comunale di Monselice, premesso che le frane che in questi giorni, stanno interessando il colle della Rocca non rappresentano più piccoli fatti isolati, ma una vera e propria emergenza. Le famiglie evacuate e/o allertate e le aree transennate, sono qui a descrivere gli sviluppi di una situazione purtroppo già nota e prevedibile, poiché da anni ormai, l'intero colle della Rocca è interessato da piccoli e grandi movimenti franosi.
Qualche anno fa si sfiorò la tragedia quando un grosso masso si staccò dalla parete di cava e rotolò vicino al container del custode del parcheggio. Nello stesso periodo a seguito del crollo di un pezzo di parete sul lato nord, le famiglie residenti si sono viste raggiungere i cortili da massi imponenti. Nel frattempo sono crollati altre pareti, mura di cinta, pezzi di mura storiche con grave danno per il patrimonio del Colle e gravi rischi per i residenti.
Ora, a distanza di anni, malgrado continue promesse e rassicurazioni, siamo di nuovo a rincorrere una situazione che rischia di sfuggirci di mano, perché in quest’arco temporale non si è fatto nessun intervento di prevenzione e messa in sicurezza, anzi, si è continuato a scavare e costruire in modo irresponsabile.
Milioni di Euro della CE anziché essere impegnati per la messa in sicurezza e la vera valorizzazione del colle, sono stati orientati per la costruzione di un impianto inutile, costoso e pericoloso come l'ascensore, sul quale è intervenuta la Magistratura che ha disposto il sequestro cautelare del cantiere e sottoposto sei persone a processo (a vario titolo) per abuso edilizio e distruzione di bellezze ambientali e culturali. Altri milioni di Euro sono stati spesi per raddoppiare l’ex Casa Bernardini, ora lasciata al grezzo e inutilizzata, oppure per progetti improponibili come la Torre di accesso al Mastio, bocciati poi dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici.
SI RAMMARICA
In quanto, se i milioni di Euro della CE fossero stati impiegati per mettere in sicurezza il Colle, ora nessuna famiglia sarebbe stata evacuata e nessuno dovrebbe tremare ad ogni pioggia stagionale. Se i fondi fossero stati utilizzati per adeguare i sentieri e renderli fruibili anche ai diversamente abili, ora l’accesso al Torrione sarebbe libero e percorso da centinaia di cittadini e turisti.
AUSPICA
ü Che si concluda la logica dello scontro e dell’imposizione di opere inutili e pericolose e si avvii una fase di confronto e concertazione, che porti ad impegni concreti per salvare il Colle ed avviare finalmente la sua piena fruibilità.
ü Che siano ricercate tutte le strade possibili per liberare e rendere pienamente agibile la cava della Rocca, affrontando il nodo della discarica sottostante e presente dagli anni ’60.
CHIEDE
Che tutti gli Enti, in base alle rispettive competenze, pongano in essere uno studio ed un’azione immediata per contrastare i movimenti franosi in atto, mettendo in sicurezza le aree più a rischio;
A tutti i soggetti coinvolti, un impegno straordinario per evitare che il colle si sbricioli poco alla volta e metta a repentaglio l’incolumità delle persone o le loro abitazioni, per scongiurare il rischio che gli eventi franosi trascinino rovinosamente con sé pezzi monumentali pregiati che la storia ci ha consegnato.
IMPEGNA IL SINDACO
Qualora si registrasse l’inerzia della Regione Veneto e degli altri Enti competenti, ad emettere un’Ordinanza per la messa in sicurezza del Colle e il ripristino dei luoghi danneggiati dagli eventi franosi.
INVITA
il Presidente del Consiglio ad inviare, tramite gli uffici, a tutti gli organi istituzionali e a tutti i soggetti interessati, copia della mozione approvata.
I CONSIGLIERI COMUNALI:
Aldrigo Pietrantonio - Biscaro Rino - Drago Paolo - Miazzi Francesco - Nosarti Lorenzo - Zanin Gabriella
Nessun commento:
Posta un commento
Facci sapere cosa ne pensi...