8 marzo 2013

Cento richieste di una casa. Pochi stranieri, tanti single

Centoquattro famiglie in cerca di un alloggio popolare. È la fotografia di un’emergenza sociale ancora tutt’altro che risolta, quella che emerge dalla nuova graduatoria del bando per l’Edilizia residenziale pubblica, uscita in questi giorni. Ma almeno venti di queste famiglie, forse una trentina, potrebbero trovare un alloggio nel giro di poco più di un anno. «Quelle in lista sono tutte persone che hanno fatto domanda per avere accesso a una casa popolare» spiega il sindaco Francesco Lunghi. «La posizione in graduatoria è stabilita secondo una serie di criteri, come il reddito del nucleo familiare, presenza di portatori di handicap e, come stabilito dal nostro regolamento, la residenza da più anni a Monselice».
Forse anche per quest’ultimo criterio, nelle prime dieci posizioni c’è un solo nome non italiano. «Per la maggior parte si tratta di single, con reddito basso, residenti da 10 o 20 anni a Monselice» osserva ancora il sindaco. Almeno nell'immediato il Comune ammette che non sarà possibile dare risposte ad alcuno di questi 104 nuclei famigliari. Ma le prospettive ci sono nell’arco di meno di un anno. «Attualmente abbiamo già 400 famiglie che stanno usufruendo di case popolari, è un numero tra i più alti della provincia» puntualizza Lunghi. «Sta procedendo il cantiere per la costruzione di 12 case in via San Giacomo, insieme all’Ater. Questi appartamenti saranno terminati tra dicembre e febbraio. Si tratta di alloggi per 2-4 persone. Per quanto riguarda i single, ci stiamo muovendo per realizzare i 7 monolocali previsti in via La Marmora». Il cantiere sinora non era potuto decollare, perché non c’era una completa copertura economica: i lavori infatti devono essere finanziati con la vendita delle vecchie case popolari agli attuali inquilini. Ma le risposte sinora sono state inferiori alle attese. «Ora qualcosa si sta muovendo e speriamo entro un paio di mesi di poter dare il via all'operazione» anticipa Lunghi. «In questo modo, per febbraio 2014 potremo avere 20 alloggi nuovi. Qualcuno dei vecchi si libererà e arriveremo quindi a 25 o 30. Si tratta di appartamenti che poi vengono affittati a canoni che vanno dai 200 euro al mese in giù, ci sono persone che pagano anche 10, 8 euro». La graduatoria ora è stata esposta per le osservazioni e poi dovrà essere approvata dalla Provincia. Da parte comunale i controlli “anti-furbetti” hanno già dato il disco verde.

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