29 novembre 2012

Pendolari e treni della vergogna: il park resta un sogno

Niente parcheggio per i pendolari. A due anni dalle promesse, è ancora tutto come prima, o quasi. Rete Ferroviaria Italiana non ha dato il via libera a Comune e Provincia per sistemare a parcheggio l’area dei vecchi binari. E intanto la Polfercontinua a multare i pendolari che la usano comunque per parcheggiare l’auto.
Un paradosso, visto che la politica aveva messo i fondi e pure il progetto per sistemare il parcheggio. Bastava solo l’assenso tecnico di Rfi. Sono passati ormai due anni e ancora nulla. «Sono molto arrabbiato, ma come Comune più di così non possiamo fare» ammette il sindaco Francesco Lunghi. «Quello che abbiamo potuto fare, sinora, è stato sistemare la parte del parcheggio esistente. L’impianto elettrico è stato sistemato e abbiamo attivato i contatori per dotarlo di un’illuminazione come si deve. Il fondo purtroppo non si può asfaltare: abbiamo gettato del ghiaino. Con le piogge si formano le buche, verrà fatta comunque una manutenzione periodica».

Ma il vero nodo, che potrebbe facilitare la vita a centinaia di pendolari, è quello dell’ampliamento del parcheggio nell’area dei vecchi binari. Dove già oggi in tanti si fermano, nonostante il divieto e le conseguenti multe della Polfer, perché nelle vie limitrofe alla stazione posti non ce ne sono proprio. «Abbiamo fatto vari incontri e si era raggiunto l’accordo con le Ferrovie e la Provincia, rappresentata dall’assessore Domenico Riolfatto, per ampliare il parcheggio» spiega Lunghi. «La Provincia avrebbe messo a disposizione i fondi. Poi però non abbiamo più saputo nulla e dall’ultimo incontro sono passati diversi mesi. Basterebbe che le Ferrovie ci indicassero quale area mettono a nostra disposizione, se eventualmente alcuni dei vecchi binari sono ancora utilizzati. Ma non hanno più risposto. Scriverò di nuovo alla direzione regionale» assicura il sindaco. «La situazione è indecente, non è possibile che gli utenti debbano continuare a trovar treni inadeguati al numero di passeggeri, sporchi e in ritardo».
E anche il consigliere regionale della Lega Nord Santino Bozza torna a denunciare gli insostenibili disagi dei pendolari. «Ho segnalato tutto all'assessore regionale Chisso, che purtroppo si deve arrendere alla mancanza di fondi da destinare al trasporto pubblico a causa dei tagli da Roma. Treni soppressi, vagoni gelidi o strapieni, parcheggio selvaggio all'esterno… tutto questo è noto da tempo e da me puntualmente denunciato» continua Bozza. «Peccato che la Regione abbia ben poco spazio per intervenire. Anche di questo scandalo dobbiamo ringraziare il Governo Monti che ha ulteriormente depennato risorse al Veneto, ma ha trasferito 900 milioni alla Sicilia».
«Il consigliere Bozza ha la memoria corta e fa finta di non capire che l’attuale condizione dei trasporti ferroviari in Veneto è frutto del tagli operati dal Governo Berlusconi di cui il suo partito ha fatto parte». Così Antonio De Poli, deputato Udc e coordinatore regionale del partito, commenta le affermazioni di Bozza sui disagi dei pendolari in Veneto. «Troppo facile» aggiunge «svegliarsi ora e fare i populisti».

dal Mattino di Padova

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