8 settembre 2010
Puppato: «Il capo dello Stato da sempre con gli enti locali»
Laura Puppato non ci sta. La capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale non crede alla tesi di un avvicinamento delle posizioni di Napolitano a quelle di Zaia sul federalismo, o che ci sia una coincidenza con la risposta, per la verità freddina, con cui il capo dello Stato ha liquidato l'appello dell'ex sindaco Cacciari ad intervenire di fronte ad uno Statuto veneto che metterebbe a rischio l'unità d'Italia. «Non diamo meriti a chi ne ha solo in parte, per non dire per niente - esordisce Laura Puppato - Napolitano parla di federalismo e autonomia degli enti locali da moltissimi anni, fin da quando, cioè, si sono registrate le prime, grosse tensioni per il ridimensionamento dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni. Il suo è quindi un auspicio che prosegua il cammino di forte responsabilizzazione degli enti locali. Non solo: ha sempre dimostrato un'attenzione proverbiale affinché il Parlamento lavori in questa direzione. Dopodiché, c'è anche una protesta per la difficoltà eccessiva a rendere concreto il trasferimento di risorse e funzioni, motivo per cui Napolitano non manca di bacchettare l'assemblea». Altro discorso, invece, riguarda, secondo la capogruppo del Pd, la reazione del presidente della Repubblica a intervenire sullo Statuto («quando lo avrò letto reagirò», la sua risposta): «La proposta presentata da Lega e Pdl non è così innovativa - prosegue Puppato - anzi: a noi sembra retriva e con ampi spazi di modificabilità in sede di Commissione. Diversamente, noi, nella nostra proposta, abbiamo fatto ampio riferimento al titolo quinto della Costituzione, proprio in risposta all'appello di Napolitano. Non solo: nella proposta della maggioranza, notiamo una volontà forte di spostare il centralismo dallo Stato alla Regione». Proprio sullo Statuto, il circolo «Nessuno Escluso» ha lanciato, con un documento sottoscritto da esponenti del Pd, tra cui il consigliere regionale Stafano Fracasso, la campagna «prima i migliori», al posto di «prima i veneti». «Dopodiché, non voglio entrare nel merito della sollecitazione di Cacciari, anche se è evidente che Napolitano non può dirsi a favore, o a danno, dell'uno o dell'altro ed è libero mettersi nelle condizioni di non commentare tutto».
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