4 marzo 2013

Cava della Rocca chiusa due giorni per una frana.

Cava della Rocca chiusa per due giorni per i lavori di sistemazione dopo il dissesto franoso di domenica scorsa. Ieri mattina nuovo sopralluogo sul fronte apertosi dopo il cedimento di un tratto del muro di cinta del convento delle Carmelitane Scalze. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Este, che hanno ispezionato il sito. Sul posto, oltre al sindaco Francesco Lunghi e all’assessore ai Lavori pubblici Andrea Tasinato, anche un geologo e il dirigente dell’area tecnica comunale, l’ingegner Mario Raniolo.
«Il geologo ha confermato quello che pensavo, si è trattato di un dissesto franoso» spiega Raniolo «non di un semplice cedimento del muro: è franato il terreno sottostante, per via delle piogge e della neve. L’area ora è completamente chiusa al pubblico e interverrà una ditta specializzata per la messa in sicurezza». Prima di tutto saranno asportati i lastroni del muro di cinta crollati, che altrimenti rischierebbero di cadere a valle. La parte della recinzione che si è sbriciolata verrà probabilmente sostituita con una semplice rete. Il Comune valuterà in seguito come consolidare anche la parte rimanente del muro di cinta, realizzato in blocchi di cemento e pietra qualche decennio fa. Dopo il ripristino, i tecnici valuteranno se serviranno ulteriori opere di consolidamento del terreno. Oggi quindi parcheggio chiuso e via ai lavori. Non senza un’ultima nota polemica di Tasinato, infuriato perché i lavori sarebbero dovuti partire già lunedì. «Il direttore generale Ornella Cavallin mi ha ancora una volta deluso» sbotta. «I problemi bisogna risolverli non "pensarli". Ringrazio quanti mi hanno coadiuvato, dai vigili del fuoco, al geologo, ai vigili urbani, all'ufficio tecnico».

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