1 febbraio 2013

Timori per il futuro del centro di riabilitazione di Conselve

Timori per il futuro del centro di riabilitazione, operativo da anni nel monoblocco dell’ex ospedale. L’autunno scorso il servizio, fino ad allora gestito dall’Azienda Ospedaliera di Padova, è passato nelle competenze dell’Uls 17: si tratta di un’ottantina di posti letto riservati alla riabilitazione di pazienti che hanno subito traumi o delicati interventi. Un reparto più volte indicato come esempio di eccellenza della sanità regionale che ora, stando alle prime indiscrezioni sulla riorganizzazione della sanità veneta, rischia di essere cancellato. A lanciare l’allarme i gruppi di opposizione del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. «Nei programmi sulla sanità messi a punto dalla giunta regionale Pdl - Lega» spiega Maria Luisa Nucibella, capogruppo di “Insieme per il bene comune”, area Pd «la riabilitazione risulta cancellata. Con ogni probabilità la decisione verrà formalizzata solo dopo le elezioni perché il centrodestra non vuole perdere voti. È un comportamento irresponsabile, che lascia nell’incertezza pazienti, famiglie e personale sanitario. Avevamo già sollevato la questione un anno fa e all’epoca il sindaco e il direttore generale dell’Uls 17 assicurarono che il reparto sarebbe rimasto. Ora il problema si ripresenta, in forma ancor più grave. È un copione già visto, con il lento e progressivo decadimento dell’ospedale di Conselve che ha perso, uno dopo l’altro, tutti i reparti. Pretendiamo rispetto per la salute dei nostri concittadini, che saranno costretti ad andare lontano per avere i servizi sanitari. La nostra amministrazione cosa sta facendo?». Nucibella chiede al sindaco di convocare un consiglio comunale straordinario con la partecipazione del direttore generale dell’Uls Giovanni Pavesi, per avere notizie più chiare.

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