3 marzo 2012

Biscaro ha dubbi sui redditi dei monselicensi: il Comune controlli

Solo 99 contribuenti, nella città della Rocca, dichiarano un reddito superiore ai 100.000 euro. Sono dati che possono suscitare qualche legittimo dubbio, quelli relativi all’ammontare del reddito dichiarato al Fisco, nell’anno 2009, dai monselicensi. Qualche villa e qualche auto di lusso di sicuro non mancano anche all’ombra della Rocca. Tanto da chiedersi se siano veramente solo meno di un centinaio, i super-ricchi di Monselice. Se lo chiede, in particolare, il capogruppo del Pd Rino Biscaro, commentando in consiglio comunale il bilancio.
Secondo la tabella fornita dal Comune, la classe di reddito che ricorre di più tra i monselicensi è quella compresa tra i 15.000 e i 20.000 euro: 2.245 persone fisiche nel 2009. Poco meno quelli che superano la soglia dei 20.000 ma si fermano sotto i 26.000: sono stati 1.971. La terza classe di reddito più “affollata” è quella tra i 10.000 e i 15.000 euro: un reddito dichiarato da 1.864 persone. Se da un lato è confortante che gli scaglioni più bassi siano pochi, dall’altro è sui redditi più consistenti che si punta la lente dell’opposizione. Solo 319 contribuenti, sul totale di 9.806, hanno dichiarato un reddito superiore ai 60.000 euro. Tutto in regola e alla luce del sole? Può darsi. Ma per Biscaro, proprio la lotta all’evasione potrebbe diventare, per il Comune, un volano per far cassa, in tempi difficili. «Nell'ultimo consiglio comunale è emerso che il Comune non può più fare mutui negli anni 2012, 2013 e 2014 a causa del patto di stabilità – argomenta il consigliere del Pd -. Per fare cassa il Comune può avvalersi dell'accordo con l'Agenzia delle Entrate. Sono sempre più numerosi gli enti locali del Veneto che si alleano con l'Agenzia delle Entrate, stringendo patti anti-evasione – spiega Biscaro –. Le amministrazioni comunali inviano telematicamente all'Agenzia informazioni utili ai fini dell'accertamento dei tributi o che possano essere indizio di evasione fiscale. Come corrispettivo alla loro collaborazione ricevono fino al 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni. Il Comune di Monselice avrebbe tutto l’interesse a usufruire di questo accordo per la lotta contro i furbi del fisco».


Mattino di Padova

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