Al sindaco si associa anche Natalino Furlan, presidente del consiglio comunale e segretario atestino del Pd: «Naccarato e Sartori non rappresentano né gli amministratori locali né la cittadinanza e, a questo punto, neanche la base del partito». Piva lancia un monito all’amministrazione di Orgiano: «Se il sindaco di Orgiano vuole mantenere le proprie cave, si prenda anche i nostri cementifici. E’ dal 1971, anno della legge Romanato-Fracanzani, che si è deciso di dare uno sviluppo diverso al territorio: perché continuiamo a contraddirci? E’ arrivata l’ora di attuare questo cambiamento nella visione della Bassa Padovana». Da ultimo, il primo cittadino di Este esprime vicinanza e solidarietà a chi è stato colpito a causa delle propria battaglia contro il revamping: «Sono preoccupato da quanto sta avvenendo a Monselice - commenta Piva -. Gli atti di intimidazione verso chi si batte legittimamente contro il revamping sono una violenza da condannare e fermare». Il sindaco fa riferimento agli insulti ricevuti per strada dalla famiglia di un promotore del «no» al revamping e agli escrementi lasciati sulla porta di casa di Francesco Miazzi. «Spero solo che queste intimidazioni - dice Piva - non facciano parte di una strategia che mira ad aumentare la tensione per legittimare poi uno spiccio assenso al progetto di Italcementi».
dal Mattino di Padova del 19.11.2010
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