Pubblichiamo in seguito la relazione
programmatica del coordinatore di circolo Vittorio Ivis, riconfermato nel
congresso di circolo di Domenica 27/10/2013.
“Una
conferma per smettere di partecipare e tornare a vincere”
Cari iscritti,
il 19 maggio di quest’anno sono stato nominato da voi
segretario del nostro circolo. A distanza di poco più di cinque mesi, mi ripropongo per continuare
quanto iniziato e prima di parlare dei programmi per il futuro mi sembra
doveroso partire dai fatti, da ciò che abbiamo concretizzato ad oggi.
Fin da prima del giorno della mia nomina mi sono domandato
quale potesse essere il metodo per recuperare il legame con i tanti nostri
simpatizzanti ed elettori delusi. Difficoltà amplificata da un elemento di non
poco conto: siamo un partito eterogeneo e composito, nel quale la sintesi a
volte risulta ardua e complessa, seppur alla fine, questo nostro pluralismo,
rimanga anche una delle caratteristiche che più ci diversifica dalle altre
forze politiche, oltre ad essere dimostrazione concreta del perché ci chiamiamo
Partito Democratico.
Nell’ottica dunque di avvicinare ed attrarre soggetti, ho
iniziato il mio lavoro dal terreno che mi risultava meno insidioso: i giovani.
Ho costituito una piccola redazione, di quattro ragazzi appassionati al giornalismo,
i quali ogni settimana scrivono un “pezzo” a testa che deve riassumere alcune
tra le notizie più importanti della settimana precedente riguardo la politica
locale e nazionale. I loro articoli vengono pubblicati online nel nostro sito e
poi inviati all’interno della nuova newsletter che abbiamo insieme confezionato
e intitolato “Aggiornamenti Democratici”. Riguardo quest’ultima, poi, devo
aggiungere che quando siamo partiti avevamo appena una trentina di contatti,
oggi invece sono diventati più del doppio, intorno agli ottanta, raccolti in
grossa parte durante le nostre iniziative o per iscrizione online.
Questo spazio della redazione ci ha permesso di avvicinare
alcuni ragazzi che non sono lontani da noi, ma che difficilmente accettavano
l’idea di fare una tessera, mantenendo con loro un rapporto costante e di
reciproco rispetto delle scelte, trasformandoli in risorse per valorizzare la
nostra attività.
A Luglio, invece, grazie alla disponibilità del consigliere
regionale Claudio Sinigaglia e al forte attivismo sul fronte sociale del nostro
capogruppo Rino Biscaro, abbiamo portato a Monselice l’iniziativa “Welfare
(Im)Possibile” con ospiti come Giuseppe Bortolussi (Responsabile della CGIA
Mestre e già candidato alla presidenza della regione), il sociologo e docente
Luigi Giu e il vicepresidente Fimmg Domenico Crisarà. Il tutto all’interno
della bellissima sala storica della biblioteca del castello.
Nel mese di Agosto siamo tornati, come è giusto che sia, a
partecipare alla festa democratica del vicino circolo di Stanghella. Abbiamo
garantito la presenza di 4-5 persone da Monselice per tutte le 13 sere di
festa. Un’esperienza importante dal punto di vista umano, che non ha nulla di
politico, ma che era giusto fare e tornare a fare perché rispecchia lo spirito
d’insieme e di aiuto reciproco che ci deve essere tra i militanti del nostro
partito.
Arrivati a Settembre abbiamo realizzato due appuntamenti di
Forum intitolati “La Monselice che verrà”, iniziando così a porre le basi del
percorso che ci porterà fino alle amministrative. Essi sono stati un momento di
discussione libera e di confronto serio sui temi principali che riguardano la
nostra comunità. Abbiamo potuto raccogliere le opinioni di chi volesse
condividere con noi un percorso di apertura, partendo da un’unica premessa:
costruire un’alternativa seria all’asse che governa la nostra città e tornare a
vincere. Quanto emerso è stato poi sintetizzato in un documento di linee guida
programmatiche.
Abbiamo in questi mesi lavorato con costanza e passione,
riunendoci quasi tutte le settimane e cercando molto spesso di portare la
nostra presenza anche nelle frazioni; per esempio nel periodo estivo, con le
sagre locali, spesso il direttivo cenava assieme in una di queste e poi tornava
in sede per la riunione.
Comunque quanto fatto è solo l’inizio di un percorso più
lungo. Questi mesi sono stati per me complessi, ma al tempo stesso una scuola
di vita e l’insieme di esperienze vissute sono uniche e ben distanti da tutto
ciò che una qualsiasi università o corso di formazione possa trasmettere.
Sicuramente sono stati commessi anche degli errori, come sicuramente non sarò
riuscito a soddisfare le aspettative di tutti, ma, ora che mi sono “rodato” e
proprio perché sono rodato, mi sento pronto a chiedervi ancora di riporre in me
la fiducia per traghettare il nostro circolo fino all’obiettivo del prossimo
anno: le amministrative 2014.
Inutile dire che questo è un pò un mandato di scopo.
Superati infatti gli appuntamenti interni al partito per la conclusione dei
congressi nazionale e regionale, rimarrà all’orizzonte solo il voto di Maggio
per la nostra città, in concomitanza anche con le elezioni europee.
A questo riguardo, quindi, la nostra attività delle prossime
settimane si concentrerà soprattutto sul confronto con le altre realtà
politiche locali, sia quelle che già conosciamo, sia quelle che si stanno
formando; cercando di stabilire rapporti
di collaborazione seri e leali che si basino sulla condivisione di un programma
e delle idee in esso contenute . C’è grande attenzione all’esterno verso il PD
e le sue mosse. E’ fondamentale ponderare le scelte, ma avere una linea decisa
e che ci caratterizzi e ci faccia forza promotrice: una forza trainante per
tutte le altre realtà.
Per questo è fondamentale non snobbare l’opportunità di
considerare anche una presentazione di due liste, una di partito e una civica,
o addirittura la possibilità di riunirci tutti sotto un nuovo simbolo che lasci
spazio, oltre al PD, a figure della società civile. Un nuovo simbolo che,
beninteso, non sarebbe una maschera, ma la dimostrazione di un atto di
coraggio: il coraggio di mettere da parte alcune nostre prerogative, come il
nome di partito, per facilitare la presenza di soggetti neutrali, apprezzati
dalla cittadinanza, che ci aiuteranno a vincere.
Ho sempre creduto, inoltre, nello strumento delle primarie.
In parte come unico mezzo attuale per dirimere la scelta tra più candidati e in
parte come principio fondante del Partito Democratico. L’ho detto nel documento
di cinque mesi fa e lo ripeto oggi: non ci sottrarremo, nella presenza di più candidati,
dall’usare le primarie per investire, con un voto ampio, il candidato vincente
della responsabilità di guidare la nostra area. Come per Padova e altre città
dalle dimensioni più modeste tipo Monselice che vanno al voto nel 2014, anche
qui, se si faranno primarie dovranno essere primarie aperte, in cui possano
votare tutti coloro che sottoscrivano un documento di sostegno e appartenenza
all’area e si dovranno svolgere entro la fine del mese di Gennaio 2014,
lasciando il tempo al candidato di organizzare una campagna elettorale completa
ed efficace.
A breve, se verrò riconfermato, faremo partire un calendario
di iniziative con cui tornare in mezzo alla gente, questa volta uscendo dalla
nostra sede e affrontando temi più specifici di quelli trattati nei forum di
Settembre, alla presenza di figure professionalmente e culturalmente preparate
che ci aiuteranno ad identificare delle risposte alle necessità di Monselice.
Dovremmo migliorare anche la comunicazione. Oggi possiamo
vantare feedback positivi del nostro lavoro sugli strumenti digitali, ma poco è
stato il tempo per dedicarsi al cartaceo. Conservo la convinzione che sia
necessario uscire con un nostro “notiziario” in cui riportare l’attività
consigliare, le scelte politiche e gli sviluppi verso maggio. Questo è
fondamentale, in quanto al giorno d’oggi il web è importante, ma come tutti
sappiamo non esiste solo quello e, soprattutto, non è accessibile a tutti.
In conclusione amici, non vi nascondo che conto molto sulla
stabilità del gruppo dirigente che si insedierà a Roma, la scelta del
segretario potrà dare nuova linfa vitale non solo all’attività nazionale, ma
anche ai circoli locali come il nostro, che spesso lavorano duro ma vengono
ingiustamente svantaggiati dal gradimento del simbolo nazionale. Anche il governo
Letta, nel mare di contraddizioni in cui naviga e che quotidianamente ci vengono
riportate dai quotidiani, ha comunque dimostrato d’esser guidato da un uomo
autorevole e coscienzioso, capace addirittura di spaccare il blocco
berlusconiano. Di questo, nel rispetto dei pareri tutti, va dato atto al nostro
presidente del consiglio.
Spero in una fase nuova di cambiamento vero per l’Italia e
tutti noi. Qui, nel nostro piccolo, io credo il germe del cambiamento sia già
partito e piano piano stia iniziando a muoversi, per questo vi chiedo oggi una voto
favorevole a rinnovare il mio ruolo e a continuare il mio programma: perché
credo ci sia lo spazio per giocare una partita diversa questa volta. Con umiltà e spirito di servizio mi dispongo a dare
il sostegno che merita a questo progetto, ma serve una conferma, una
conferma che dica chiaramente che noi vogliamo smettere di partecipare e
tornare a vincere a Monselice.
Grazie.
Vittorio Ivis
Coordinatore Circolo
PD Monselice
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