12 novembre 2013

Riportiamo da "Il Mattino"






di Francesca Segato


BAONE.  C’è chi la definisce liberazione, chi parla di una giornata storica: di certo è la fine di un incubo durato per un ventennio, quello della selva di antenne abusive sulla sommità del Monte Cero. Proprio alla base del colle ieri mattina si è svolta lapresentazione del progetto di risanamento, illustrato dal sindaco Francesco Corso e dal presidente del Parco Colli Gianni Biasetto, davanti a oltre un centinaio di persone tra cittadini e autorità.Il cantiere. È già partito, in cima al colle, il cantiere per erigere il nuovo unico maxi-traliccio. Attualmente è in corso la prima fase, quella di scavo. Il traliccio sarà alto quasi 70 metri, 55,5 di altezza effettiva e 14 di avvisatore aereo. Solo 65 metri saranno però fuori terra, perché verranno interrati i locali tecnici (200 metri quadri), e buona parte del basamento del “palo”. All’interno del quale sarà posizionata una scala che permetterà agli operatori di accedere in sicurezza per gli interventi di manutenzione. Su questo traliccio unico saranno posizionate tutte e solo le postazioni delle emittenti televisive e delle radio che dovranno sloggiare dalle postazioni abusive. Il modello si ispira a quelli “condominiali” usati in Alto Adige, che minimizzano le emissioni.Le demolizioni. Il senso dell’operazione è la demolizione di tutte le costruzioni illegali: 20 casematte, 19 tralicci e 11 pali, per 22 stazioni radio e 26 televisioni. Una volta realizzato il nuovo traliccio saranno abbattute e dovrà essere effettuato il risanamento ambientale dell’area. I lavori si dovranno concludere e le emittenti dovranno trasferirsi sul nuovo traliccio entro il 2014.L’accordo. Siglato lo scorso 25 settembre tra il Comune di Baone, il Parco Colli Euganei e la Monte Cero srl, l’accordo prevede che sarà il privato a realizzare l’intervento. Il costo potrebbe aggirarsi intorno ai 2 milioni di euro. Gli unici fondi pubblici utilizzati saranno 300.000 euro, parte di un contributo regionale, destinati alla ricomposizione ambientale. Le emittenti ospitate sul nuovo impianto verseranno gli affitti alla Monte Cero srl, che ne riverserà il 15% al Parco e il 15% al Comune. Che spera così, lentamente, di rientrare dei 300.000 euro spesi in battaglie legali contro le antenne. A garanzia dei lavori c’è una fideiussione di un milione di euro. L’accordo prevede inoltre che dopo 30 anni l’area e il nuovo traliccio passino nella proprietà di Comune e Parco, che potranno decidere se rinnovare la convenzione. A tutela dei residenti e di chi frequenterà il colle, ci saranno due centraline di rilevamento, una a valle e una sotto i tralicci, per monitorare costantemente i livelli dei campi elettromagnetici.I commenti. «È stata una soddisfazione votare una a una, con l’unanimità del consiglio comunale, le venti delibere per l’abbattimento dei tralicci abusivi» ammette Francesco Corso. «Una battaglia che è iniziata 18 anni fa: ora finalmente si potrà dare sicurezza ai residenti e restituire ai cittadini la sommità del Monte Cero. Senza l’accelerazione impressa con la nuova amministrazione del Parco, non avremmo potuto raggiungere questo risultato». «Parco e Comune hanno lavorato in simbiosi» conferma Biasetto «Questo risanamento sarà un modello che verrà adottato anche nel resto del Veneto». A “benedire” l’avvio del risanamento ieri anche il consigliere regionale Leonardo Padrin e tanti sindaci della zona, tra cui Giancarlo Piva, nella doppia veste di primo cittadino estense e residente sotto le antenne.

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