23 novembre 2013

IN FIAMME APPARTAMENTI ATER A MONSELICE - Dal Mattino di Padova



MONSELICE. Sei appartamenti inagibili di cui uno letteralmente incenerito, venti persone sfollate e quattro pazienti ancora ricoverati in ospedale a Monselice. È pesante la conta dei danni all’indomani del rogo che ha devastato un condominio in via Monte Fiorin, nella frazione Marendole.

L’incendio, innescato probabilmente da una stufetta sistemata nell’appartamento della famiglia di Salah Lotfi (o da una presa di corrente difettosa), si è propagato su altri due piani e ha interessato ben sei appartamenti di proprietà dell’Ater. «Per fortuna non ci sono state vittime, ma solo lievi intossicazioni immediatamente trattate in Pronto soccorso» commenta il sindaco Francesco Lunghi, attivo da venerdì sera per coordinare i soccorsi alle sei famiglie, i cui alloggi sono stati interessati dall’incendio «I danni però sono notevoli. I vigili del fuoco hanno infatti confermato l’inagibilità di queste unità abitative e ora si apre un grosso problema logistico per la situazione in cui si trovano questi venti cittadini».

Attualmente la famiglia Lotfi (due adulti e due ragazzini, tutti vittime di intossicazione e con leggere ustioni) resta ricoverata in via precauzionale in ospedale a Monselice, mentre gli altri cinque nuclei familiari (c’è anche una bimba di 8 mesi) sono ospiti da amici e parenti. «Quanto prima trasferiremo questi sfortunati cittadini in alberghi e ostelli, dove rimarranno non meno di dieci giorni» continua Giuseppe Rangon, a capo della Protezione civile che da ieri mattina è stabile con una sala operativa mobile sistemata nel cortile del condominio di via Monte Fiorin «In questo frangente ci attiveremo per trovare altre strutture in cui ospitare gli sfollati: per rimettere in sesto gli appartamenti occorreranno infatti parecchi mesi».

Ieri mattina il sindaco ha incontrato i vertici dell’Ater per valutare di assegnare temporaneamente agli sfollati appartamenti popolari attualmente sfitti. Tra oggi e domani gli inquilini del condominio faranno un’ultima tappa negli appartamenti per recuperare vestiti e beni di prima necessità: da domani in poi non potranno più far ritorno a casa per numerose settimane. I pasti per questi sfortunati residenti saranno messi a disposizione dalla casa di riposo di Monselice, mentre per i generi di prima necessità si sta attivando anche la parrocchia di Marendole, che ieri ha convocato un consiglio pastorale urgente per pensare iniziative a sostegno dei propri compaesani. Qualcuno di loro, come la famiglia Lotfi, ha perso ogni bene, dalla mobilia al vestiario, e versa dunque ora in gravissime condizioni anche materiali.

Nessun commento:

Posta un commento

Facci sapere cosa ne pensi...

Cerca nel blog