14 ottobre 2013

grillo : il megafono della discordia




"Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico".


Sono queste le sconcertanti parole di Beppe grillo commentando l'eliminazione del reato di immigrazione clandestina proposta e votata dai senatori "cinque stelle" e infine passata in senato.                                                        

Possono sembrare parole di poca importanza e che non meritano eccessiva attenzione;  non è affatto così, esse rivelano infatti ben più di quel latente velo di xenofobia che si può percepire spesso nelle parole del comico genovese e di molti "grillini", rivelano in tutta la sua forza e terribile grandezza il populismo mediatico che realmente caratterizza tanto Grillo quanto il suo movimento politico. Infatti non conta assolutamente nulla (anzi) esprimersi sulla questione, conta solamente evitare il discorso per non permettere di creare contrasto tra due linee opposte di pensiero che convivono all'interno del movimento, poichè, nonostante quel che pensa a riguardo Grillo, le ideologie non sono morte e i valori ad esse connessi sono vividi anche negli animi degli elettori pentastellati.                                                                                                                                       

Se durante la campagna elettorale la mancanza di proposte e idee riguardo a questioni sociali ,quali l'immigrazione,  poteva passare inosservata, ora invece non più, e ciò ha come diretta conseguenza il lacerante dibattito interno che promette di riservare non pochi problemi elettorali al duo Grillo-Casaleggio.                                      
Arriverà infatti il momento in cui il movimento e il suo "megafono" dovranno prendere posizioni chiare che non riguardino solo gli "scontrini", il momento in cui dovranno pensare ad affrontare i reali  problemi del paese (tra i tanti anche l'immigrazione) e non solo insultare gli altri partiti, il momento in cui i diventare finalmente un partito propositivo e non più un contenitore di caos, populismo e insulti; viste le premesse attuali quel momento potrebbe non arrivare mai.                                                               

A.N.



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