“Siete
disinteressati alla politica!” oppure “Non ve ne importa niente del vostro
territorio” o ancora “Non potete pensare che ci sia sempre qualcuno a risolvere
i vostri problemi”, ecco solo alcune delle frasi che un giovane italiano si
sente dire dopo qualsiasi lamentela sul malfunzionamento del bene comune. In
molti casi queste sberle di qualunquismo risultano anche vere, tuttavia
l’amministrazione monselicense ha messo solide basi per evitare che questi miti
vengano sfatati.
Un esempio eclatante è dato dalla mozione proposta dai consiglieri del
Partito Democratico lo scorso novembre chiedendo un allargamento degli orari
della Biblioteca di Monselice così da consentire agli studenti un accesso
maggiore all’aula studio al piano superiore oltreché per garantire una maggiore
possibilità di utilizzo dei computer di cui al primo piano per chi ne avesse bisogno.
La peculiarità di questa mozione semplicissima è la sua nascita dal basso
tramite il lavoro di diversi giovani che hanno spinto per un maggiore utilizzo
di un servizio utile non solo al territorio comunale ma anche alle zone
limitrofe (si pensi che durante la sessione d’esami vi sono di media una
cinquantina di studenti ogni giorno a studiarvi) e forse proprio grazie a
questa peculiarità si è assistito ad una approvazione all’unanimità.
A otto mesi di distanza questo interesse dei giovani è pero rimasto
totalmente inascoltato nonostante la vincolatività della delibera consiliare
nulla è cambiato e anzi gli utenti della biblioteca lamentano l’assenza della
connessione Internet che impedisce l’utilizzo di tutti i pc, disagio che ormai
perdura da mesi.
Dopo quel Consiglio di Novembre noi giovani non abbiamo dormito la notte
pensando a una frase urlata con faccia indignata di un consigliere: “Ci sono
solo soldi per la cultura qui!”
Magari consigliere, magari…
E.D.
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