8 aprile 2013

Tassa sui rifiuti, si può pagare in modo più equo.

Pubblichiamo di seguito un'intervista al nostro segretario cittadino Pierluigi Giaccarello apparsa nell'ultimo numero de La Piazza della Bassa Padovana:

Buongiorno, da cosa nasce la sua riflessione sulla gestione dei rifiuti? Nasce dall’introduzione della Tares: la una nuova tassa sui rifiuti che pagheremo da luglio.
Con l'arrivo della Tares i cittadini pagheranno di più per volere del governo centrale. Ma pagheranno anche in modo più equo? Nella Tares i cittadini pagheranno altri servizi comunali oltre all’asporto rifiuti ma un’applicazione più equa dipenderà dal volere delle singole amministrazioni comunali.
Cosa propone per trovare una maggiore equità? Io credo che sia equo che un cittadino paghi in funzione della quantità di rifiuto secco indifferenziato che produce. Come già accade in alcuni comuni è sufficiente avviare la politica della tariffazione collegato al numero di svuotamenti necessari per singolo nucleo familiare.
Nei Comuni dove è attiva la rilevazione degli svuotamenti, come sta evolvendo il rapporto tra cittadini e raccolta differenziata? Nei Comuni dove è stata attivata c'è stata una riduzione del rifiuto secco (-17%) a fronte di un aumento dei rifiuti riciclabili (+8%). In parole povere: visto che il secco si paga e i riciclabili no, la gente è diventata più attenta nella differenziata. C'è ovviamente qualche furbetto che getta una parte di secco nei riciclabili (ma sono veramente pochissimi e facilmente sanzionabili).

Secondo te ci sono altri vantaggi legati all'introduzione di un sistema simile? Ad esempio per l'ambiente in modo diretto o indiretto? Risulta evidente che se incrementiamo sempre più la raccolta differenziata la percentuale dei rifiuti da conferire in discarica o in inceneritore può arrivare allo zero. Non c’è alcun interesse per i cittadini a non applicare questo sistema, casomai solo quello della lobby dei rifiuti che nell’incenerimento realizza dei super ricavi. In più nei comuni con la rilevazione degli svuotamenti sono sufficienti dai 25 ai 45 passaggi di secco all'anno (in base alle dimensioni del comune), mentre a Monselice siamo a circa 100 passaggi. Minori passaggi determinano minori costi e minor inquinamento indiretto.
Non c'è il rischio di avere un aumento dei rifiuti abbandonati? La nostra autorità di bacino ha già attivato un servizio di segnalazione dei rifiuti direttamente online, chiamato Città Pulita. Grazie a questo servizio i rifiuti rimangono meno al suolo e quindi non si formano le mini discariche abusive. Questo ovviamente genera un comportamento virtuoso perché c'è meno sporcizia in giro.
Non si potrebbe invece passare ad una pesatura esatta? Sarebbe il massimo ma è ancora difficile. Primo perché non esiste un sistema di pesatura omologato “trasportabile”. Secondo perché chiaramente sarebbe un'operazione impossibile da fare a bordo strada. Si potrebbe fare con la creazione di isole ecologiche di quartiere ma un passo alla volta.
Ci sono altre proposte in tema di ambiente che state avanzando con il PD di Monselice? Credo molto nell’ambiente come volano di crescita economica. Il PD sotto la mia gestione è apparso molto impegnato sul fronte ambientale ma mai con atteggiamento ideologico. Semplicemente siamo convinti che da maggiori investimenti in tema di ambiente derivino moltissime opportunità per favorire un’economia verde che porterà benessere, sviluppo economico e lavoro per la nostra città.

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