7 gennaio 2013

L'Italia giusta del PD (chi mal comincia...)

Pubblichiamo un intervento del nostro segretario Pierluigi Giaccarello dal suo blog www.pierlu.org
Ci sarebbe molto da commentare rispetto agli accadimenti di questi giorni a cavallo fra un anno che finisce e uno nuovo che inizia: dalla "salita" in campo di Monti e dei suoi "nuovi" compagni di ventura, alla rediviva alleanza Berlusconi-Maroni con candidato premier a sorpresa; la cosa che tuttavia mi preoccupa di più è la qualità delle liste che il Partito Democratico domani approverà in direzione nazionale. 
E' vero: siamo gli unici ad aver organizzato in modo partecipato le primarie (più di un milione di cittadini hanno partecipato il 29 e il 30 dicembre) per la scelta della maggior parte di questi candidati, ma molte esclusioni annunciate (penso ad esempio a Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, deputati ambientalisti che molto hanno fatto ad esempio sul caso Ilva di Taranto...ma non sono le uniche) a vantaggio di inclusioni imbarazzanti (vedi alla voce risultati delle primarie nel meridione d'Italia o segretari regionali che plaudono alle primarie ma poi trovano posto in lista senza parteciparvi) dovrebbero farci riflettere sulla qualità dei nostri rappresentanti. 
Qualcuno dirà (soprattutto gli amici che dividono l'impegno diretto nel PD) che non siamo mai contenti. Che troviamo sempre un motivo per criticare il partito in cui militiamo. Ma io dico che di fronte ai risultati delle primarie mi inchino, anche quando sono il frutto di accordi di potere (si veda il caso di Padova dove un sodalizio fra ex Ds ha funzionato benissimo), ma se nell'alveo delle candidature approvate dalla direzione del PD (il cosidetto listino...un numero di candidati eletti che oscilla fra il 20 e il 30% del totale) si fanno vittime eccellenti a vantaggio solo della fedeltà o dell'appartenenza allora viene meno quel condivisibilissimo concetto di collettivo a cui spesso fa riferimento il nostro candidato premier Bersani.
L'Italia giusta passa anche da queste scelte. Non perdiamo l'occasione di iniziare col piede giusto.

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