6 gennaio 2013

Eurocostruzioni: trachite non spostabile

Se la cava della Rocca è ancora inagibile, la colpa non è della Eurocostruzioni. A precisarlo è la stessa ditta di costruzioni titolare del cantiere dell’ascensore nella Rocca (sequestrato oltre quattro anni fa), che interviene per puntualizzare la sua posizione.
Il problema nasce dal fatto che i grossi blocchi di trachite si trovino ancora nel sito del cantiere, rendendo così impossibile utilizzare la cava per lo svolgimento della tradizionale Giostra della Rocca.

«Eurocostruzioni srl ha da tempo instaurato un contenzioso con la Regione Veneto» spiega l’azienda per bocca dei suoi legali di fiducia «In modoper ottenere ristoro dei gravissimi danni patiti dall’appalto di un’opera sequestrata. La trachite, che avrebbe dovuto costituire parte del prezzo, si è rivelata di qualità assai inferiore a quella promessa dalla committente e risulta, di fatto, incommerciabile. Inoltre» prosegue l’azienda «sono in corso accertamenti sull’inquinamento del sottosuolo che potrebbero rendere necessaria la bonifica del sito ed è evidente che, in tali condizioni di incertezza, l’asporto del materiale di scavo potrebbe rivelarsi assai pericoloso per la salute degli addetti di Eurocostruzioni».
La situazione della cava della Rocca sembra quindi destinata a restare in stallo finché non si conosceranno gli esiti delle approfondite analisi chimiche sugli eventuali inquinanti presenti nel sottosuolo: nelle prossime settimane è attesa in Regione Veneto una conferenza dei servizi che dovrebbe sciogliere questo comlicatissimonodo. (f.se.)

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