12 ottobre 2012

«Il trasferimento a Monselice crea solo disagi alle famiglie»

«Il trasferimento a Monselice del servizio di fisioterapia pediatrica sta causando disagi alle famiglie, senza alcuna garanzia di una ripresa dell’attività a Conselve». La denuncia arriva da Maria Luisa Nucibella, capogruppo di opposizione in consiglio comunale, che già durante l’estate aveva sollevato il problema dopo il trasferimento della fisioterapia a Monselice. Un provvedimento che dovrebbe essere temporaneo e che dovrebbe avere i giorni contati, perché all’inizio di ottobre, con il passaggio del centro di riabilitazione di Conselve nelle competenze dell’Uls 17, dovrebbe essere riattivata anche la fisioterapia pediatrica. «Dovrebbero liberarsi degli spazi idonei» aggiunge Nucibella «ma ad oggi non se ne sa ancora nulla. Qualche dirigente pensa che un bambino che fa terapia neuromotoria sia un pezzo meccanico da “aggiustare” e che, quindi, non abbia nessuna importanza dove si trovi l'ambulatorio. Intanto sono le famiglie a dover gestire i viaggi, anche più di uno alla settimana, e sobbarcarsi le spese. Il nuovo ambulatorio a Monselice, come se non bastasse, dispone di metà dello spazio e dei materiali disponibili a Conselve.
Il trasferimento ha sconvolto anche la modalità di presa in carico perché, sebbene Neuropsichiatra e Psicologia si possono trovare anche a Monselice, la Logopedia, rimasta a Conselve, diventa un disagio per lo spostamento che la famiglia deve sopportare. Il bambino che prima riusciva nello stesso giorno a fare logopedia e fisioterapia adesso è costretto a fare la spola anche più volte alla settimana. Per i casi nuovi, poi, non si sa ancora chi sarà la logopedista che li seguirà. Tutto ciò andava programmato e gestito con più attenzione».

dal Mattino di Padova

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